Corto
30 Marzo 2020 Corto, come il nostro raggio d’azione. Nei rapporti, negli spostamenti, nella programmazione di un futuro al limite del postbellico. Giorni, metri. Le nostre unità di misura si sono ridotte a brevi frazione di quanto potessimo percepire sino a qualche settimana fa. Ci chiediamo per quanto ancora dovremo vivere così, quali saranno le misure future, che ne sarà del nostro consolidato stile di vite. Le domande si susseguono indisturbate per ore, tra pareti pregne di sguardi, figli di una routine innaturale. Una su tutte gela il sangue, la domanda che ci dovremmo porre e di cui abbiamo una paura profonda: e se riaccadesse? Il sangue si gela, la mente vaga alla ricerca di un diversivo. Ancor prima di uscirne però è necessario valutare il verosimile scenario di una ricaduta o di un nuovo evento planetario che ci porti al tracollo. La probabilità che nei prossimi anni possa comparire un nuovo microorganismo letale si è incrementata notevolmente. Non ci sono sol