Shardana Challenge 2018
Il Campionato italiano Obstacle Course Race (OCR) sbarca a Olbia con la Shardana Challenge 2018, alla sua seconda edizione. Una gara fatta di sabbia, fango, ostacoli invalicabili e tanto sudore.
L’evento apre il campionato italiano 2018, tra la città di Olbia e la spiaggia di Pittu Longu. Una disciplina dura e faticosa che da tempo sta prendendo piede accanto ai normali sport fino ad oggi praticati nelle nostre città. Oltre trecento atleti hanno partecipato all’evento, numerosi professionisti e tanti amatori in cerca del proprio limite. L’evento Shardanda Challenge si è svolto nel fine settimana tra il 14 e il 15 aprile, sia in spiaggia che in centro.
Il sabato pomeriggio si è svolta la gara breve, di appena 3 km, apparentemente una distanza fattibile ma disseminata di ostacoli durissimi.
La mattina della Domenica ha avuto lugo la vera sfida: 10 km tra spiaggia, mare, pareti da scavalcare, muri d’arrampicata, pesi da trasportare e tanto altro. Prestazioni sportive disumane hanno provato la resistenza dei partecipanti. Alcuni di questi, per lo più il gruppo di testa, ha dimostrato una preparazione inimmaginabile, facendo segnare tempi da brivido.
Novità sul circuito e sugli eventi collaterali sono reperibili sul sito della FIOCR e sul sito Shardana Events.
L’evento ha portato in spiaggia tanti curiosi, dando agli olbiesi una scusa in più per godersi le bellezze del proprio territorio e permettendo alle piccole attività coinvolte di riprendere una stagione lavorativa con una bella boccata d’aria fresca.
Un’iniziativa lodevole, in grado di arricchire la città di una nuova visione sul mondo dello sport e della sua evoluzione. Orde di atleti hanno occupato gli hotel e una magistrale organizzazione da parte della Shardana Events ha pensato al resto. Un’importante vetrina per Olbia e un’ottima occasione per combattere l’eccessiva stagionalità dei flussi turistici a cui siamo abituati da tempo.
Il centro gallurese si è dimostrato ancora una volta una meta versatile e aperta a nuove proposte. Nella speranza che questo grande evento non sia una mosca bianca, c’è da augurarsi che i tanti atleti venuti da mezza Europa si spingano oltre alla semplice visita sportiva e che facciano la loro piccola parte nel promuovere un territorio che ha tantissimo da offrire.
