La Paranza: ultimo atto.

aperitivo pizzicato

Torino, Giovedì 19 luglio 2018. 
L’ultimo giorno di riprese, lo sfinimento è dirompente, ma nonostante tutto, qualche nota di malinconia si fa spazio tra i miei pensieri. Torino è caotica ma dinamica, mille possibilità e altrettanti incontri. 
Col bus raggiungo il Trad, la vecchia sede di Simone, recupero un paio di copie del mio libro, appena arrivate. Li trovo Yuri, un coetaneo della Romania, indaffarato e iperattivo, gestisce l’intero centro con corsi di danza, musica e teatro. Un punto d’aggregazione e di scambio per la comunità romeno-torinese. Pranziamo in centro e poi via alla Tesoriera, per una session di yoga e musica. Troppo semplice, dobbiamo portare gli strumenti al parco. Si riparte con l’ennesimo trasloco sotto il sole ardente del primo pomeriggio suburbano. Francesca ci aspetta, la lezione può cominciare. Passanti incuriositi, yogisti esperti e tanti avventori si riuniscono all’ombra di un grande Albero. La caccia all’evasione riprende forma, un attimo di serenità tra semafori stroboscopici. Un’ora, tre Coca Cola e la congiuntivite. Il gong pesa, altro che Sound Healing, qui si fanno solo traslochi.
Cerco un divano, ci muoio su. Il Lab di Piazza Vittorio ci attende per l’aperitivo pizzicato del Giovedì sera.
Pochi strumenti e un passaggio in auto ci salvano dall’ennesima facchinata. Claudio ha preparata tutto, un paio di microfoni e il Salento si riprende ciò che è suo di diritto. 
La grande piazza sul Po è gremita di persone, siamo in una delle zone più in voga, mezza città prende l’aperitivo su questi selciati. La conferma, il meridione dilaga in ogni dove. Dai primi avventori alla massa, un grande cerchi di danzatori anima l’area dietro il gazebo dei musicisti. 
Mi godo il concerto seduto su un gradino, sono ufficialmente arrivato alla fine del report e delle forze. 
Domattina m’attende un treno per Roma, devo andarci per forza prima di rientrare in Sardegna. Qualche buon contatto per la promozione del Le Ceneri della Rotta Balcanica e l’arrivo sul continente di Nicole, mi fanno trovare le forze per resistere sino a Domenica.

L’esperienza della Paranza è stata forte, provante ed esasperata. Ritmi improbabili e decine di persone con cui relazionarsi. Ero da tempo senza tenere una routine lavorativa tanto serrata. La stanchezza è tanta, ma la soddisfazione la supera in larga misura. E’ un ballo tarantato, è una corsa contro il tempo, sul suono acuto d’una pelle di capretto. 

Yoga and music

sound healing

sound healing

aperitivo pizzicato

aperitivo pizzicato

aperitivo pizzicato